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Certificazione di resistenza al fuoco strutturale

Il servizio consente di valutare la resistenza al fuoco di strutture portanti e separanti, conformemente alle disposizioni di cui al D.M. 16/02/2007 e del D.M. 3 agosto 2015.

La valutazione può avvenire con:

  • metodo “tabellare” (allegato D DM 16/02/2007, L.C. prot. 1968/2008, Tabelle del D.M. 03.08.2015),
  • metodo “sperimentale”, verificando che gli elementi strutturali siano realizzati e/o protetti coerentemente a rapporti di classificazione e a fascicoli tecnici rilasciati da laboratori autorizzati,
  • metodo “analitico”, con l’ausilio degli Eurocodici strutturali – parti fuoco (UNI EN 1992-1-2 per il c.a.; UNI EN 1993-1-2; per l’acciaio; UNI EN 1996-1-2 per le strutture in muratura; etc.).

Il servizio è obbligatorio per quasi tutte le tipologie di attività soggette al controllo VVF, con obbligo di SCIA.

Il servizio comprende attività specialistiche, quali:

  • rilievo di strutture esistenti (per le strutture in cemento armato sono effettuati saggi e rilievi non distruttivi per mezzo di pacometro, che consente di rilevare le armature, e sclerometro, che consente di misurare la resistenza a compressione del calcestruzzo);
  • analisi strutturali, con l’utilizzo di software validati; vengono utilizzati metodi analitici semplificati (ad es. per verifiche con incendi convenzionali) oppure verifiche con metodi avanzati, che tengano conto delle deformazioni strutturali causate dall’incendio (ad esempio in caso di verifiche di strutture sollecitate da incendi naturali, ottenuti con modellazioni a zone o CFD);
  • dimensionamento degli spessori di protettivi al fuoco (vernici intumescenti, intonaci antincendio, lastre) e controlli secondo le norme della serie UNI EN 10898;
  • prove specifiche “a caldo” per testare la funzionalità e l’efficienza di prodotti reattivi.

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